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"Il Quadrifoglio"

La rivolta dei segni – Appuntamento per il 2 febbraio Palazzo Coelli

Si chiama “La rivolta dei segni” ed è un progetto nato all’interno del Centro Socio-Riabilitativo “La Porta del Sole” di Ficulle a cui hanno collaborato i bambini della scuola primaria e secondaria “E.Piccini” di Ficulle e i volontari dell’Associazione Lettori Portatili di Orvieto. Presentato dalla USL Umbria 2 alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, da questa è stato finanziato  nell’annualità 2016-17. La Cooperativa sociale “Il Quadrifoglio”, su delega della USL Umbria2, ha successivamente gestito e coordinato le varie fasi di realizzazione. Sarà presentato a Orvieto, presso la sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, venerdì 2 febbraio alle ore 10.00.
La “rivolta dei segni” è un’esperienza fortemente innovativa perché intreccia inclusione sociale, accessibilitàe nuove tecnologie. C’è una storia che ha trovato dapprima posto in un librone, grande come quelli che si vedono sui film di Harry Potter. Il volume misura 100×80 cm ed è fatto di carta e stoffa per essere letto e compreso da tutti. Ma proprio da tutti: dai bambini con disturbi del neurosviluppo, da persone con disabilità cognitive e fisiche e da tutti quelli che, grandi e piccoli, amano le storie. Al tal fine è stato utilizzato un particolare carattere tipografico per assicurare un’alta leggibilità del testo, riservando unaspeciale attenzione e specifici grafemi e corredando le pagine di immagini esplicative e/o evocative. Grazie al tessuto, anche l’aspetto tattile accompagna la narrazione della vicenda. La storia è stata poi trasferita in un libro scritto in Braille.Successivamente è stata trasferita in un formato elettronico grazie ad un apposito software – utilizzato da studenti con DSA e altri Bisogni Educativi Speciali – che consente una fruizione sia  visiva sia acustica grazie ad un sintetizzatore vocale. L’accesso all’esperienza culturale e di apprendimento diventa così universale, superando le barriere tipiche di mezzi non adeguatamente progettati.
Oltre alla realizzazione della “Rivolta dei segni”, il progetto prevedeva l’acquisizione della strumentazione tecnologica (hardware e software) necessaria alla realizzazione del progetto e di alcuni applicativi di domotica progettati per ampliare gli spazi di autonomia degli utenti del centro con ridotta o ridottissima mobilità.

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